Andrea Cosentino su Rai5 – Roma: la nuova drammaturgia

Cos+Rai

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ANDREA COSENTINO – Si autodefinisce scherzosamente “il più grande autore di finali viventi”. Alcuni critici hanno preferito chiamarlo anti-narratore. Quel che è certo è che Andrea Cosentino, che oscilla da anni tra la scena off e i circuiti nazionali, ha creato un suo personalissimo modo di fare teatro, a cavallo tra affabulazione e non-sense, un genere che unisce l’alto e il basso, l’affondo del pensiero con una comicità paradossale. Nei suoi lavori si rincorrono una girandola di personaggi e di storie che entrano dentro altre storie come scatole cinesi, in un contesto scenico artigianale e volutamente povero, che sconfina volentieri nel teatro di figura. Quella di Andrea Cosentino è una scrittura teatrale unica, capace di tenere assieme la riflessione colta con la comicità e la poesia.

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ROMA: LA NUOVA DRAMMATURGIA – Negli ultimi quindici anni, dal 2000 a oggi, Roma è stata un’incredibile fucina di talenti della nuova scena italiana, per lo più nati al di fuori delle accademie e cresciuti fuori dai circuiti ufficiali che li stanno accogliendo negli ultimi quattro-cinque anni. Il panorama artistico della Capitale, nei primi anni del nuovo secolo, è vasto per portata e plurale per i linguaggi e gli stili. In questo ciclo di documentari proponiamo quattro delle voci più rappresentative tra quelle sbocciate nella capitale, scelte tra gli autori di nuova drammaturgia. Quattro scritture estremamente diverse tra loro, così come sono diversi gli approcci: dall’acclamata autoralità di Lucia Calamaro alla scrittura post-drammatica di Deflorian-Tagliarini, passando per due stralunati antinarratori come Andrea Cosentino e Daniele Timpano.

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