La video-drammaturgia di Spanò a Teatri di Vetro

La quarta edizione di Teatri di Vetro ha aperto i battenti il 14 maggio al Teatro Palladium di Roma con lo spettacolo «Motel» di Gruppo Nanou, prima e seconda stanza, penultima tappa del progetto Ztl. La pioggia battente ha modificato un po’ l’assetto degli spettacoli, previsti all’aperto nei lotti della Garbatella, in qualche caso incidendo sul loro svolgimento. Non è successo per «Forgetful 0.2» di Daniele Spanò, progetto di videoproiezioni che si è sviluppato sul palazzo di fronte al teatro, in piazza Bartolomeo Romano. Di lavori video che si confrontano con il tessuto urbano se ne sono visti diversi nelle ultime stagioni, al Festival di Napoli e a Santarcangelo ad esempio, dove la grafica 3D veniva utilizzata per far “esplodere” in forme geometriche e astratte le architetture su cui si proiettava – il museo Madre in un caso, l’arco di Piazza Ganganelli nell’altro. Quello che colpisce nel lavoro di Spanò è la scelta di una facciata anonima e di un palazzo anonimo, e la capacità di tessere una sorta di drammaturgia attraverso le immagini. Dalle finestre reali “evidenziate” dalla luce, o da quelle fittizie proiettate dal video che modificano la geografia di interni del palazzo, con le loro vite celate, si affacciano delle figure umane, che percorrono corridoi di pavimento proiettati in fuori come trampolini, che lasciano quelle stesse figure in sospensione, come sospeso è il loro atteggiamento, tra coscienza e incoscienza del vuoto. Questa incursione dell’umano, del privato in rapporto con lo spazio pubblico, fa sì che questo lavoro di Spanò si distanzi dal piano dell’art déco contemporanea – dove spesso si appiattisce molta ricerca video ai suoi esordi – per tentare un’orchestrazione di immagini che ha a che vedere con le emozioni.
Il festival prosegue fino al 23 maggio: in questo ultimo week-end segnaliamo Gli Omini con «Gabbato lo Santo» e «Anima» di Triangolo Scaleno, compagnia ideatrice del festival (venerdì 21); i Sineglossa col nuovo progetto «Eresia» e Andrea Cosentino con «Primi passi sulla luna» (sabato 22); «Limite» di Opera e l’ultimo appuntamento di Ztl con «Crudo» di Zeitgeist (domenica 23).

[da Carta n°17/2010]

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