Conversazione con FILIPPO LA PORTA (critico),
EMANUELE TREVI (scrittore), ALDO COLONNA (scrittore)
Non solo la morte, di cui stanotte ricorre il 37esimo anniversario, ma anche la vita e il pensiero di Pier Paolo Pasolini continuano a provocare domande. La prima riguarda certamente la resistenza della sua figura nella nostra cultura e nella nostra società civile. In un’Italia che dimentica in fretta, che ha di fatto rimosso il peso degli intellettuali di ieri e marginalizzato il ruolo di quelli di oggi, Pasolini rimane icona viva e ripetutamente citata. Anche la sua appartenenza politica, oggi, è multipla e ambigua: uomo di sinistra, ma critico verso il Pci, nel corso degli anni Pasolini è stato tirato per la giacca da ogni lato, e in molti casi manipolato in funzione delle sue idee corsare, come la famosa presa di posizione contro gli studenti e a favore dei poliziotti negli scontri di Valle Giulia. Cosa rende l’eredità Pasolini cosi attuale? Qual è il segreto della sua resistenza? Ne parliamo con Filippo La Porta, critico letterario e autore di una recente monografia dedicata all`intellettuale di Casarsa, Emanuele Trevi, scrittore quasi vincitore dell’ultimo Premio Strega con un romanzo, “Qualcosa di scritto”, dedicato alla mitologia pasoliniana, e con Aldo Colonna, che ha scritto Borgata Gordiani Skira 2012. Continua a leggere Fahrenheit – Radio 3 :: Quel che resta di Pasolini